Continua la colletta diocesana per i terremotati

Domenica 11 settembre, in tutte le parrocchie della Diocesi di Milano, si è svolta la colletta straordinaria a favore delle popolazioni colpite dal terremoto che il 24 agosto ha devastato un’ampia fascia territoriale del Centro Italia, tra Lazio e Marche, provocando quasi trecento morti e ingenti danni materiali.

L’iniziativa è stata anticipata di una settimana rispetto a quella nazionale che la Cei ha proposto alla Chiesa italiana per domenica 18 settembre, a causa della concomitanza con la Giornata del Seminario, Le offerte raccolte dalle parrocchie dovranno essere versate sul conto della Diocesi di Milano (IBAN: IT 22 I 0521601631000000071601) indicando come causale: “Colletta terremoto Centro Italia”. La Diocesi girerà la somma raccolta complessivamente nelle messe vigiliari di sabato e nelle celebrazioni domenicali nelle sue 1107 parrocchie alla Conferenza episcopale italiana, che provvederà a destinarla ai terremotati all’interno di un piano di interventi coordinato fra le varie Diocesi e studiato sulla base delle necessità verificate sul posto.

Prosegue intanto la raccolta fondi promossa dalla Caritas Ambrosiana. Avviata su invito del cardinale Angelo Scola nelle ore immediatamente successive al sisma, al 10 settembre la raccolta ammontava a 159 mila euro (da aggiungere ai 50 mila euro che l’organismo diocesano aveva già stanziato per i primi aiuti).

È possibile fare subito donazioni on line con la carta di credito sul sito di Caritas ambrosiana: www.caritasambrosiana.it

C.C.P. n. 000013576228 intestato Caritas Ambrosiana Onlus – Via S.Bernardino 4 – 20122 Milano.

C/C presso il Credito Valtellinese, intestato a Caritas Ambrosiana Onlus IBAN: IT17Y0521601631000000000578 – BIC BPCVIT2S

C/C presso la Banca Popolare di Milano, intestato a Caritas Ambrosiana Onlus IBAN: IT51S0558401600000000064700

C/C presso Banca Prossima, intestato a Caritas Ambrosiana Onlus IBAN: IT97Q0335901600100000000348

C/C presso Banca Popolare Etica, intestato a Caritas Ambrosiana Onlus IBAN: IT86E0501801600000000101545

Causale offerta: “Terremoto centro Italia 2016”

Oppure si può donare: – presso l’Ufficio Raccolta Fondi in Via S. Bernardino, 4 – Milano dal lunedì al giovedì dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30 e il venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.30 con carta di credito telefonando al numero 02.76.037.324

Le offerte sono detraibili/deducibili fiscalmente.

Per qualsiasi informazione: offerte@caritasambrosiana.it

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Carita’

Il 4/9/2106 il Papa ha pronunciato la formula di canonizzazione e iscritto nell’albo dei santi madre Teresa di Calcutta.
Ringraziamo il Signore per questo esempio di Carità che operato con umiltà a servizio completo degli ultimi e dei dimenticati.

Dalla vita di Madre Teresa

Un giorno, mentre ero nei quartieri poveri di Calcutta e stavo per ritornare nella mia stanza, ho visto una donna che giaceva sul marciapiede. Era debole, sottile e magrissima, si vedeva che era molto malata e l’odore del suo corpo era così forte che stavo per vomitare, anche se le stavo solo passando vicino. Sono andata avanti e ho visto dei grossi topi che mordevano il suo corpo senza speranza, e mi sono detta: questa è la cosa peggiore che hai visto in tutta la tua vita.

Tutto quello che volevo in quel momento, era di andarmene via il più presto possibile e dimenticare quello che avevo visto e non ricordarlo mai più. E ho cominciato a correre, come se correre potesse aiutare quel desiderio di fuggire che mi riempiva con tanta forza. Ma prima che avessi raggiunto l’angolo successivo della strada, una luce interiore mi ha fermata. E sono rimasta lì, sul marciapiede del quartiere povero di Calcutta, che ora conosco così bene, e ho visto che quella non era l’unica donna che vi giaceva, e che veniva mangiata dai topi. Ho visto anche che era Cristo stesso a soffrire su quel marciapiede.

Mi sono voltata e sono tornata indietro da quella donna, ho cacciato via i topi, l’ho sollevata e portata al più vicino ospedale. Ma non volevano prenderla e ci hanno detto di andarcene via. Abbiamo cercato un altro ospedale, con lo stesso risultato, e con un altro ancora, finché non abbiamo trovato una camera privata per lei, e io stessa l’ho curata. Da quel giorno la mia vita è cambiata. Da quel giorno il mio progetto è stato chiaro: avrei dovuto vivere per e con il più povero dei poveri su questa terra, dovunque lo avessi trovato.




Ricomincia il catechismo!

Riprendono tutte le attività dell’Oratorio e in particolare il Catechismo. Qui tutte le informazioni per appuntamenti ed iscrizioni.

 

 

 

 

 

 




Incontri per persone separate

Riprendono nelle Zone pastorali gli incontri «Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito», promossi dal Servizio diocesano per la famiglia e organizzati a livello decanale: la proposta di uno spazio di incontro nella fede rivolto a persone separate o divorziate o che vivono nuove unioni.

Stanno per iniziare i cicli proposti per la Zona pastorale I (Milano) dal Decanato Vigentino (programma) presso la parrocchia di Santa Maria Liberatrice (dal 7 ottobre) e dai Decanati Venezia e Zara (programma) presso la parrocchia del Sacro Volto (dal 15 ottobre); per la Zona pastorale VI (Melegnano) dal Decanato di Treviglio e Trezzo (programma) presso l’oratorio Sant’Agostino a Treviglio (dal 15 ottobre) e dai Decanati Melegnano, San Donato e Peschiera Borromeo (programma) presso la parrocchia Sacra Famiglia a Peschiera Borromeo (dal 29 ottobre).

Per saperne di più




Il papa ad Assisi prega per la pace

Papa Francesco è ad Assisi per la giornata di preghiera per la pace con i leader religiosi di tutto il pianeta, a trent’anni dallo storico incontro convocato da Giovanni Paolo II nella città di san Francesco il 27 ottobre 1986. Nella mattina di martedì 20 settembre il Pontefice è arrivato in elicottero a Santa Maria degli Angeli e si è poi recato al sacro convento, dove si è unito ai numerosi rappresentanti di Chiese, confessioni e religioni giunti da ogni parte del mondo per dar vita all’incontro «Sete di pace. Religioni e culture in dialogo», apertosi domenica 18. Dopo averli salutati individualmente il Papa ha pranzato con loro e con un gruppo di rifugiati provenienti da Paesi che vivono la tragica esperienza della guerra.

E proprio al dramma di queste «terre dove giorno e notte le bombe cadono» e «uccidono bambini, anziani, uomini, donne» Francesco aveva fatto riferimento nella messa celebrata a Santa Marta all’inizio della mattinata, prima di lasciare il Vaticano alla volta di Assisi. «Non possiamo chiudere l’orecchio al grido di dolore di questi fratelli e sorelle nostri che soffrono» ha esortato, ricordando che la guerra, anche se materialmente distante dalle nostre latitudini, è comunque «vicinissima» perché «tocca tutti» e «incomincia nel cuore».
Per questo, ha incalzato, «dobbiamo pregare oggi per la pace»: non «per fare uno spettacolo» — ha precisato — ma per vivere una «giornata di preghiera, di penitenza, di pianto», una giornata «per sentire il grido del povero». Dio infatti, ha ricordato, «è Dio di pace, non esiste un dio di guerra: quello che fa la guerra è il maligno, è il diavolo, che vuole uccidere tutti». Ecco perché «oggi il mondo avrà il suo centro ad Assisi, ma sarà tutto il mondo a pregare per la pace» ha rimarcato il Pontefice, suggerendo a tutti di dedicare «un po’ di tempo» alla preghiera e alla riflessione.
E la preghiera è al centro dell’incontro che apre il pomeriggio del Papa ad Assisi. Francesco si unisce agli altri esponenti di Chiese e confessioni cristiane per una celebrazione ecumenica nella basilica inferiore, mentre ciascun gruppo religioso prega in luoghi differenti. Al termine la cerimonia comune nella piazza inferiore di San Francesco, con la firma di un appello per la pace.

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Un nuovo corso di pastorale giovanile

A partire dall’anno accademico 2016-2017 l’Università Pontificia Salesiana (UPS) avvia un nuovo ciclo di Licenza in Teologia con specializzazione in Pastorale Giovanile. Esso intende preparare, sia a livello teorico che pratico, persone competenti in questo ambito della azione ecclesiale, abilitandole a conoscere e discernere la condizione e la realtà giovanile, e a progettare, coordinare e promuovere, nei diversi settori, le attività più adeguate al mondo giovanile.

In particolare, il curricolo si articola in percorsi per la preparazione del pastoralista specializzato in pastorale giovanile, e cioè, competente in alcuni settori specifici quali: la docenza negli ambiti accademici in cui il titolo conferito sia conveniente al grado e al campo di insegnamento; la ricerca e la progettazione nel campo della pastorale giovanile; la direzione o la partecipazione corresponsabile nelle diverse strutture di organizzazione e di coordinamento della pastorale giovanile, sia a livello della Chiesa locale presso i servizi diocesani o nazionali sia a livello di Movimenti e Congregazioni presso le équipe o i dicasteri; i centri di studio, editoriali e multimediali per il settore della pastorale giovanile; il coordinamento o l’animazione locale della pastorale giovanile; la formazione in gruppi specifici, quali gli operatori di pastorale giovanile e i coordinatori di oratori e centri giovanili.

Il ciclo accademico mira alle seguenti competenze dello studente: capacità di gestire i temi teologici che riguardano la pastorale giovanile con processi adeguati di evangelizzazione e di esperienza cristiana; capacità di interpretare la situazione, sia la vita della comunità cristiana sia quella dei giovani, e di stabilire una comunicazione adeguata con entrambe le realtà; capacità di condurre processi di educazione e di evangelizzazione in ambienti anche interculturali e interreligiosi; capacità di ricercare, progettare e organizzare la pastorale giovanile.

Per ulteriori informazioni e iscrizioni contattare la segreteria dell’UPS, tel. 06 872901 oppure è possibile scrivere:

pastoraleft@unisal.it (Direttore Pastorale Facoltà di Teologia)

ft@unisal.it (Segreteria Facoltà di Teologia)

Università Pontificia Salesiana, www.unisal.it

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Liturgia

Preghiamo insieme il Signore ed affidiamo a Lui la nostra vita con il Salmo 138.

Dove andare lontano dal tuo spirito,
dove fuggire dalla tua presenza?
Se salgo in cielo, là tu sei,
se scendo negli inferi, eccoti.

Se prendo le ali dell’aurora
per abitare all’estremità del mare,
anche là mi guida la tua mano
e mi afferra la tua destra.

Se dico: «Almeno l’oscurità mi copra
e intorno a me sia la notte»;
nemmeno le tenebre per te sono oscure,
e la notte è chiara come il giorno;
per te le tenebre sono come luce