“Il perdono libera il cuore e permette di ricominciare: il perdono dà speranza, senza perdono non si edifica la Chiesa”. “… il dono all’ennesima potenza”, “l’amore più grande, quello che tiene uniti nonostante tutto, che impedisce di crollare, che rinforza e rinsalda”, e che viene dallo Spirito Santo. “In esso si mostra la gratuità dell’amore di Dio che ci ha amato per primo”. E proprio perché è stato perdonato il…Continua a leggere
Papa Francesco viene a Milano il 25 marzo 2017, solennità dell’Annunciazione della Beata Vergine Maria, per il ministero che gli è stato affidato di confermare nella fede i suoi fratelli. __ __ __ Lo slogan e il logo Mani che accolgono, le montagne e il Duomo nel logo della visita di papa Francesco a Milano. Scelto lo slogan della giornata: “In questa città Io ho un popolo numeroso, dice il…Continua a leggere
L’accoglienza nelle tue mani. La diocesi di Milano cerca tremila volontari fra i 18 e 70 anni per la visita di Papa Francesco del prossimo 25 marzo. Saranno necessari oltre tremila volontari per coordinare la visita di Papa Francesco a Milano. La Diocesi ha attivato un apposito ufficio che si occuperà del loro reclutamento, formazione e coordinamento (clicca qui per scaricare e diffondere il volantino). Per proporsi come volontari, entro il…Continua a leggere
Mani che accolgono, le montagne e il Duomo nel logo della visita di papa Francesco a Milano. Scelto lo slogan della giornata: “In questa città Io ho un popolo numeroso, dice il Signore”. La Diocesi di Milano ha scelto uno slogan ed elaborato un logo per la visita di Papa Francesco a Milano. Lo slogan è una frase biblica degli Atti degli apostoli, scelta dal cardinale Angelo Scola come titolo della visita…Continua a leggere
La carità infatti, è inseparabile dalla vita di fede. Nella carità i singoli credenti e tutta la Chiesa esprimono sè stessi, la loro profonda identità. Orbene l’identità profonda del cristiano e della Chiesa è la sequela, il discepolato, l’obbedienza, la testimonianza nei confronti di Gesù. C’è anzitutto Cristo, c’è il mistero dell’unione di Cristo con ogni uomo con ogni sofferenza, con ogni speranza, con ogni storia umana; c’è il disegno…Continua a leggere
Il Tempo che segue la celebrazione dell’Epifania, nel rito Ambrosiano, si pone come eco della solennità. Le domeniche, a partire dalla II dopo l’Epifania, attraverso la presentazione dei segni compiuti da Cristo, ne vengono manifestando la messianicità e la divina signoria. Esso inizia il lunedì che segue la domenica dopo il 6 gennaio, cioè la I domenica dopo l’Epifania, detta del Battesimo del Signore, e si protrae fino all’ora nona compresa del…Continua a leggere
I Magi mossi dalla “nostalgia di Dio” contrapposti ad Erode, chiuso nel culto di sé e della “vittoria a tutti i costi”. Intorno a queste due immagini il Papa ha svolto l’omelia della Messa da lui presieduta il 6 gennaio nella Basilica di San Pietro per la solennità dell’Epifania del Signore. Francesco ha sottolineato quanto il cammino più difficile che i Magi fecero è stato scoprire che il Dio da…Continua a leggere
“Vi auguro un anno di giustizia, di perdono, di serenità, ma soprattutto un anno di misericordia: vi aiuterà leggere questo libro, è tascabile, potete portarlo con voi”. Così papa Francesco, venerdì 6 Gennaio, Solennità dell’Epifania del Signore, al termine dell’Angelus (al quale hanno partecipato circa 35 mila persone), ha presentato ai fedeli l‘opuscolo “Icone di misericordia”, da lui offerto in dono ai presenti in 50 mila copie. L’opuscolo distribuito in…Continua a leggere
“Annunciare il Vangelo con mitezza e fermezza, senza arroganza o imposizione”. È questo, secondo Papa Francesco, “lo stile missionario dei discepoli di Cristo”, come afferma nella catechesi dell’Angelus di oggi, festa del Battesimo di Gesù. Una festa che – sottolinea – “ci fa riscoprire il dono e la bellezza di essere un popolo di battezzati, cioè di peccatori – tutti lo siamo – salvati dalla grazia di Cristo, inseriti realmente,…Continua a leggere
Un Re che “non umilia, non schiavizza, non imprigiona”, ma anzi “rialza, perdona, guarisce”. Un Re che non è nato in uno di quei palazzi “segno di potere, di successo, di vita riuscita”. Un Re nel cui sguardo trovano posto “i feriti, gli affaticati, i maltrattati e gli abbandonati”. È il “Re neonato” che i tre Magi sono andati ad adorare, partendo da terre lontane, mossi da quella “santa nostalgia”…Continua a leggere