Una chiamata per tutti
In occasione della I giornata mondiale dei poveri, celebrata il 5 novembre, durante la messa domenicale è stato rivolto un invito a tutti i fedeli, attraverso le parole di Papa Francesco e un comunicato da parte della nostra Comunità parrocchiale.
Giornata mondiale dei poveri 2017
«Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità» (1 Gv 3,18). Queste parole dell’apostolo Giovanni esprimono un imperativo da cui nessun cristiano può prescindere. Non pensiamo ai poveri solo come destinatari di una buona pratica di volontariato da fare una volta alla settimana, o tanto meno di gesti estemporanei di buona volontà per mettere in pace la coscienza. Queste esperienze, pur valide e utili a sensibilizzare alle necessità di tanti fratelli e alle ingiustizie che spesso ne sono causa, dovrebbero introdurre ad un vero incontro con i poveri e dare luogo ad una condivisione che diventi stile di vita. Infatti, la preghiera, il cammino del discepolato e la conversione trovano nella carità che si fa condivisione la verifica della loro autenticità evangelica.
Se vogliamo incontrare realmente Cristo, è necessario che ne tocchiamo il corpo in quello piagato dei poveri, come riscontro della comunione sacramentale ricevuta nell’Eucaristia. Il Corpo di Cristo, spezzato nella sacra liturgia, si lascia ritrovare dalla carità condivisa nei volti e nelle persone dei fratelli e delle sorelle più deboli. (Papa Francesco)
Ma come farlo?
Attilio Giordani diceva ai suoi ragazzi che per far bene la carità, per non essere dei buoni “alla buona”, occorreva sempre dare due sguardi:
• alla realtà che ci circonda, per individuare anzitutto nel territorio accanto a noi i reali bisogni di chi ci è vicino;
• a noi stessi, per mettere a disposizione tempo e competenze adatte alle situazioni che ci si presentano, in un discernimento svolto insieme alla comunità cristiana, attraverso un opportuno coordinamento.
Questo è quanto nella nostra comunità fa da molti anni il nostro Centro di Ascolto, che cerca di mettersi in ascolto dei bisogni delle persone che vivono o attraversano il territorio della nostra parrocchia, identificando poi le adeguate modalità di aiuto.
Vorremmo quindi rilanciare ulteriormente l’attività del nostro Centro di Ascolto e, più in generale, aiutarci a vivere la dimensione caritativa del nostro essere cristiani. Tre sono le iniziative sulle quali vorremmo coinvolgervi:
• il costante monitoraggio dei bisogni: un’anziana sola e autosufficiente che vorrebbe qualcuno con cui scambiare due chiacchiere; la famiglia straniera appena arrivata con le sue necessità di integrazione; il ragazzino che avrebbe bisogno di ripetizioni ma non può pagarle. Molte volte per pudore queste situazioni non vengono da noi intercettate: nel rispetto della privacy di ognuno, un intervento personale o una delicata segnalazione al Centro di Ascolto dopo un interessamento personale può essere d’aiuto;
• la messa a disposizione delle proprie competenze e del proprio tempo, magari per piccole attività (un accompagnamento, una commissione), attraverso la segnalazione della propria disponibilità al Centro di Ascolto;
• il divenire membro del Centro di ascolto, per poterne garantire una sempre maggiore operatività.
Per dare la propria disponibilità, rivolgersi in segreteria parrocchiale.
Grazie!