Benedizione delle Famiglie

Dal 18 novembre e per tutto il periodo dell’Avvento e oltre si svolgeranno la VISITA E BENEDIZIONE DELLE FAMIGLIE . I nostri sacerdoti e diaconi visiteranno le nostre famiglie e le nostre case. Apriamo con gioia le nostre porte e i nostri cuori al Signore che viene a cercarci!

 

 

 




Speciale Avvento – Novena di Natale

La novena è un’occasione per avvicinarsi al Natale scoprendone ogni giorno i doni più profondi. Con il testo dell’Arcivescovo “Occhi nuovi davanti al presepe”, raccolto in nove tappe, usando un episodio alla volta, pregheremo insieme. La celebrazione prevede per ogni giorno un breve commento alle parole dell’Arcivescovo, un brano della Parola di Dio, alcune preghiere e la proposta di impegni adatti a bambini e ragazzi.

 

L’Arcivescovo ha pensato come sempre anche ai bambini e a loro dedica quest’anno una lettera molto particolare. «Quest’anno – scrive – voglio aggiungere nuove statuine nel mio presepe. Voglio invitare alla grotta di Betlemme nuovi personaggi. Uno al giorno, per tutta la novena di Natale». Inizia così il libretto dal titolo Occhi nuovi davanti al presepe. Racconti di Natale ai bambini (Centro Ambrosiano, 32 pagine, euro 1,80). Sono nove queste “nuove” figure che il vescovo di Milano invita i ragazzi a realizzare in modo creativo, interpretando alcuni importanti valori e sentimenti, che sorgono davanti alla culla di Gesù Bambino e di cui dovrebbe riempirsi il cuore di ciascuno nell’avvicinarsi del Natale.

Si tratta della “statuina” che ricorda l’importanza dell’affetto sincero, il desiderio di pace, l’impegno a fare il bene, la capacità di sorridere nelle difficoltà, la nostalgia, la gioia di donare, l’amore che dura per sempre, la fiducia, la capacità di pregare. Nove dimensioni, che vengono raccontate da monsignor Delpini attraverso le storie di un gruppetto di ragazzini che vivono le normali situazioni della vita e fanno incontri particolari, capaci di suscitare in loro domande e pensieri. Nove, proprio come sono i giorni della novena, durante la quale i piccoli lettori potranno cimentarsi nella costruzione delle nuove particolarissime statuine ideate dal loro vescovo.

 

La novena è un’occasione per avvicinarsi al Natale scoprendone ogni giorno i doni più profondi. Con il testo dell’Arcivescovo, raccolto in nove tappe, usando un episodio alla volta,  pregheremo insieme, anche con il testo che la Fondazione Oratori Milanesi (FOM) mette a disposizione sul proprio sito.

La celebrazione prevede per ogni giorno un breve commento alle parole dell’Arcivescovo, un brano della Parola di Dio, alcune preghiere e la proposta di impegni adatti a bambini e ragazzi. Abbinato a essa, c’è un canto inedito.




Speciale Avvento – Tutte le iniziative

«Fate la vostra strada. Siate giovani in cammino, che guardano gli orizzonti, non lo specchio»
(Papa Francesco, 6 ottobre 2018)
L’oratorio inviterà i ragazzi ad alzare lo sguardo al Cielo e a sentirsi già parte di qualcosa di meraviglioso che ci attende lassù.

 

 

Domenica inizia il tempo di Avvento ambrosiano, tempo in cui riscoprire che “viviamo vigilando nell’attesa”. Noi vorremmo dire ai ragazzi che l’attesa ha il suo compimento e che abbiamo ricevuto in dono una “Meta” che ci appartiene e che siamo anche noi gli “attesi”.

Via così… sì, ma verso dove? Abbiamo già invitato i ragazzi a partire, per far parte di un popolo in pellegrinaggio. Prima di chiedere di essere costanti nel cammino, ci impegniamo ad allargare i confini e gli orizzonti.
Nel tempo di Avvento in oratorio noi annunciamo la meta e la destinazione del grande viaggio che è la vita. è la grande opportunità della vita dei discepoli del Signore che, insieme, percorrono la stessa “via”, anche se ognuno “fa” la sua strada!
In Avvento sentiremo spesso risuonare l’invito: «Preparate la via». Per l’oratorio questo significherà aiutare i ragazzi ad alzare lo sguardo e a rallegrarsi, come ci chiede il Signore Gesù, perché «i vostri nomi sono scritti nei cieli» (Lc 10, 20b)!

Tutto cambia se cambia la prospettiva. Chi oggi dice ai ragazzi che la loro vita durerà per sempre? Chi gli ricorda che la venuta del Signore Gesù in mezzo a noi porta con sé dei doni, fra i quali la certezza di essere amati da Dio e da Lui così desiderati che nessuno mai ci potrà «rapire» dalla sua mano (cfr. Gv 10, 28-30)? In Avvento daremo ai ragazzi la prospettiva del Cielo. Di solito puntiamo sui “buoni propositi”, sulle “azioni buone” da proporre ai ragazzi per l’Avvento o per i tempi forti. Certo, queste non devono mancare, soprattutto perché l’educazione alla carità è la priorità di ogni educazione cristiana. Il nostro cuore di educatori si compiace quando vediamo i ragazzi crescere bene proprio perché fanno il bene. Ma in gioco c’è molto di più. Per questo il Verbo si è fatto carne, per questo la Parola di Dio ha preso corpo e voce in Gesù, il Figlio di Dio incarnato. Abbiamo ricevuto la sua stessa gloria e dignità di figli e ci è stata data la grazia che illumina ogni cosa. Parole difficili che siamo chiamati a trasmettere con semplicità, come parole buone. Come ha fatto Gesù? Lui, vedendo i suoi discepoli tornare dal loro cammino e dalla loro missione (cfr. Icona dell’anno oratoriano Lc 10), dopo che avevano compiuto azioni buone, ha saputo dire: “bene, bravi, ottimo… ma rallegratevi piuttosto perché l’amore di Dio vi custodirà per sempre”. L’oratorio si impegna a trovare quelle parole buone, quelle parole giuste che possano essere un segno di speranza per un domani che è già qui e ora.

L’oratorio inviterà i ragazzi ad alzare lo sguardo al Cielo e a sentirsi già parte di qualcosa di meraviglioso che ci attende lassù. Prenderemo sul serio il significato profondo del tempo di Avvento che richiama la destinazione ultima, la più grande che l’umanità e ogni singola persona possano mai immaginare. Ci è stata rivelata, per grazia, dal Figlio di Dio venuto nel mondo e fattosi uomo.

Il mistero dell’Incarnazione sarà davvero capace di illuminare, di luce propria, la vita di ciascuno. Il Natale sarà ancora una volta l’incontro con Gesù che nasce e che potrà essere ancora più “familiare” perché avremo chiesto ai ragazzi di abituarsi a guardare il Cielo e a riconoscersi in esso. Il nome di Gesù viene associato al nostro nome e capiamo che il suo destino è ormai anche il nostro!




Speciale Avvento – Calend. ambrosiano

Il nuovo Calendario dell’Avvento ambrosiano 2018 – Il Calendario dell’Avvento ambrosiano, l’unico nel suo genere, propone quest’anno di giocare con le lettere, per comporre “parole buone” che ogni giorno possano chiedere ai ragazzi di compiere un tratto di cammino verso il Natale del Signore.

 

Ogni giorno una lettera per riempire di parole buone il cammino di Avvento

Ci sono parole che sanno mettere in movimento e che trasformano la vita di tutti i giorni in un cammino, anzi in un’avventura! Parole così preziose che, nella loro semplicità, lasciano messaggi importantissimi!

Il Calendario dell’Avvento ambrosiano chiederà ai ragazzi di scrivere queste parole buone, una al giorno fino a Natale, grazie alle lettere che scopriranno dietro alle 37 finestrelle, da aprire una per volta prima di Natale. Ogni giorno un indizio suggerirà la parola da comporre e darà anche il senso di un cammino che apre alla “prospettiva” del Cielo.

Le parole formate prenderanno posto ogni giorno nel Calendario (nell’apposita apertura), perché possano dare ai ragazzi il tenore della giornata e magari suggerire anche qualche atteggiamento evangelico da mettere in pratica in famiglia o con i propri compagni di scuola, di sport e, naturalmente, in oratorio.

Ogni finestra scoperta farà brillare un pezzo di cielo o darà luce alla città che sono rappresentati nel disegno. Il colore fluo (sotto le finestrelle), sotto la luce di una lampada, si illuminerà al buio. Di notte potrà sembrare che cielo e terra si confondano, ma questo effetto richiama più che altro un collegamento: quello di un cammino con la sua meta, di un viaggio con la sua destinazione.

Ogni giorno ad ogni passo, ad ogni parola buona scoperta, potremo dire ai ragazzi VIA COSÌ, infondendo loro la convinzione che stanno facendo bene e che la loro costanza (o perseveranza) sarà premiata.

Il messaggio di questo Avvento in oratorio, secondo la proposta VIA COSÌ, consiste nel chiedere ai ragazzi di accorgersi che la vita è un cammino da fare insieme agli altri; è un viaggio, anzi un pellegrinaggio, che ha la sua meta! L’animazione dell’Avvento in oratorio deve porre l’accento sull’obiettivo di questo cammino. Quello che il Signore Gesù ha indicato ai 72 discepoli di ritorno dalla loro missione: «rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli» (Lc 10, 20b). Perché siamo chiamati alla gioia? Perché Dio ha una parola buona per noi; il Signore sta custodendo il nostro nome in cielo e ci attende, come noi attendiamo Lui.

Ecco la preghiera del giorno che si trova sul retro del Calendario dell’Avvento ambrosiano.

PREGHIERA DEL GIORNO

Dio nostro Padre,
dentro i nostri zaini oggi
ci mettiamo le parole buone che Tu ci doni.
Siamo pronti ad usarle,
riempiendo le nostro strade di luce e di colori.
Guarderemo le persone che incontriamo
con rispetto e bontà,
facendo loro tutto il bene che possiamo,
perché sappiamo che i loro nomi Tu li hai scritti nei cieli.
Anche il nostro nome
è scritto lassù con Te, nel tuo cuore.
Quando verrà il tuo Figlio Gesù
ci donerà di nuovo il tuo abbraccio
e tutto sarà gioia vera, per sempre. Amen




Messe per i defunti

“O Dio, tu sei il mio Dio, all’aurora ti cerco, di te ha sete l’anima mia.” (Salmo 62)
Nel mese di novembre alla Santa Messa delle ore 18.00 verranno ricordati nella preghiera tutti i fratelli e le sorelle defunti.




Oratorio – Info e date da ricordare!

La crescita spirituale dei bambini e dei ragazzi è parte fondante del nostro oratorio. Il catechismo dalla seconda elementare alla quinta, grazie alla presenza di numerosi catechisti, permette la conoscenza del Signore Gesù e l’incontro con Lui nella preparazione ai sacramenti.

 

 

 

 




Oratorio – Campo estivo Ado

L’estate è alle porte ed in calendario ecco i tradizionali appuntamenti con i campi estivi. A conclusione dell’attività di tutto l’anno, che mette al centro dell’attenzione la persona e la sua formazione, ecco la proposta dei consueti campi-scuola estivi, per divertirsi e crescere insieme seguendo Cristo uniformando il nostro stile alla Buona Novella con la consapevolezza che Dio è sempre con noi. I campi-scuola possono ben definirsi un soggiorno estivo residenziale, ma non solo… Essi rappresentano infatti un’esperienza forte che affonda le sue radici e trova la sua ragion d’essere nel più ampio Progetto Formativo salesiano, che vede nell’esperienza estiva un punto di arrivo e di (ri)partenza per nuove cose insieme.

 

Non mancare!

Chiama i tuo amici!

Sarà una settimana fantastica!

 

Tutte le info qui: Info e moduli campo scuola ADO 2018

 

 

 




Oratorio – Campo estivo Medie

L’estate è alle porte ed in calendario ecco i tradizionali appuntamenti con i campi estivi. A conclusione dell’attività di tutto l’anno, che mette al centro dell’attenzione la persona e la sua formazione, ecco la proposta dei consueti campi-scuola estivi, per divertirsi e crescere insieme seguendo Cristo uniformando il nostro stile alla Buona Novella con la consapevolezza che Dio è sempre con noi. I campi-scuola possono ben definirsi un soggiorno estivo residenziale, ma non solo… Essi rappresentano infatti un’esperienza forte che affonda le sue radici e trova la sua ragion d’essere nel più ampio Progetto Formativo salesiano, che vede nell’esperienza estiva un punto di arrivo e di (ri)partenza per nuove cose insieme.

Sarà una settimana indimenticabile!

… con gli amici

in allegria!

 

Per tutte le info: Info e moduli Pejo 2018 – Medie

 




Oratorio – Campo estivo Elementari

L’estate è alle porte ed in calendario ecco i tradizionali appuntamenti con i campi estivi. A conclusione dell’attività di tutto l’anno, che mette al centro dell’attenzione la persona e la sua formazione, ecco la proposta dei consueti campi-scuola estivi, per divertirsi e crescere insieme seguendo Cristo uniformando il nostro stile alla Buona Novella con la consapevolezza che Dio è sempre con noi. I campi-scuola possono ben definirsi un soggiorno estivo residenziale, ma non solo… Essi rappresentano infatti un’esperienza forte che affonda le sue radici e trova la sua ragion d’essere nel più ampio Progetto Formativo salesiano, che vede nell’esperienza estiva un punto di arrivo e di (ri)partenza per nuove cose insieme.

Fantastico campo estivo a Pejo!

Ragazzi … non perdetelo

… è una bellissima occasione per stare con gli amici in allegria!

 

Tutte le info qui: Info e moduli Pejo 2018 – Elementari

 

 

 

 




Oratorio – Grest 2018 IV e V settimana!

Oratorio estivo:  “all’Opera” secondo il suo disegno. La proposta prosegue idealmente l’avventura dell’estate scorsa. Dopo aver contemplato il creato come splendido dono di Dio si mette ora al centro l’“agire dell’uomo”. Dio ci ha voluto nel mondo e ci ha affidato un compito: ci ha creati perché ci mettessimo tutti “all’Opera”. Sarà questo lo slogan dell’Oratorio estivo 2018.

L’estate scorsa la bellezza del creato ha aperto alla meraviglia. Nella contemplazione delle opere della creazione è stato riconosciuto l’“agire di Dio” e quanto ogni cosa abbia fatto fosse buona ai suoi e ai nostri occhi. Nell’Oratorio estivo 2017 si è potuto cogliere come la sua Parola sia capace di plasmare le cose e darne un senso. Lo slogan “DettoFatto” ha fatto gioire per tutto quanto Dio ha compiuto, compresa la creazione dell’uomo e della donna. Si vuole dare continuità a questo messaggio e completare la visione del disegno del Padre mettendo al centro dell’Oratorio estivo 2018 l’“agire dell’uomo”.

 

Gli Orari e le Attività

Nelle cinque settimane di attività avremo varie tipologie di orario per l’alternanza dei tornei, dei giochi e delle attività, mentre gli orari di ingresso, di pranzo e di uscita resteranno praticamente invariati. I giorni di attività sono da lunedì a venerdì:

dalle 8,00 alle 9,00: APERTURA del portone – ingresso da via Copernico 9 (possibilità di prenotazione pasto ed iscrizione alle gite)

dalle 9,00 alle 12,15: Accoglienza festosa in palestra, preghiera, divisione per fasce d’età e giochi, tornei, attività.

ore 12,15: Preghiera, pranzo e tempo per il gioco libero

ore 14,30: Rappresentazione Teatrale sul tema dell’anno.

dalle 15,00 alle 16,00: Ripresa dei giochi, tornei e attività.

ore 16,00: ghiacciolo (o merenda) e gioco libero

ore 17,00: preghiera, conclusione, punteggi, uscita dei ragazzini di 5a primaria e delle medie, consegna dei bambini dalla 1a alla 4a primaria.

Le attività proposte agli iscritti sono molteplici e cambiano di settimana in settimana: vi sono quelle legate allo sport e altre per sviluppare la creatività e l’arte. Alcuni esempi: pirografia, braccialetti e collanine, decoupage, pittura, scultura, graffiti e murales, scooby-doo, e tantissime altre!

Eventuali variazioni di orario saranno comunicate con apposito volantino.

 

Le Gite

Una volta alla settimana ci sarà una GITA di una giornata intera ed altre di mezza giornata: le mete sono parchi acquatici, parchi gioco, parchi naturali, piscine, centri sportivi… Un volantino, contenente l’apposito modulo d’iscrizione, illustrerà mete, costi e le diverse informazioni. Per agevolare ulteriormente le famiglie, il giorno della gita l’oratorio rimane aperto**!

VI ASPETTIAMO!

 

La V settimana!

Puoi leggere nel seguito le informazioni o scaricare il pdf del volantino:

9-13 luglio Volantino quinta settimana Grest 2018

 

 

 

 

 

 

 




L’omelia di don Zoli

Domenica 20 maggio, solennità di Pentecoste, abbiamo avuto la gioia di festeggiare con don Sandro Zoli, Parroco emerito di Sant’Agostino, i suoi 50 anni di Messa.
Ha c
elebrato per noi e con noi la Santa Messa delle ore 10.00.

50° ANNIVERSARIO DI SACERDOZIO di DON SANDRO ZOLI

Omelia

Mentre si avvicinava questo traguardo dei 50 anni di consacrazione sacerdotale mi è sorta spontanea una domanda: “com’è nata la mia vocazione?”; sono sicuro che è lo Spirito Santo (oggi poi è Pentecoste) che mi ha guidato a comprendere ciò che Gesù aveva realizzato in me, in merito alla mia vocazione.

Anzitutto mi sono accorto – ma non subito, bensì dopo, nel tempo che il Signore ha reso affascinante ai miei occhi la figura del Sacerdote: ricordo che osservavo con vivo interesse i miei primi due parroci, e li guardavo così proprio perché Sacerdoti.

Poi, circa a 16 anni, il Signore ha suscitato in me due domande: “cosa farò da grande?” “Sarò come i miei due parroci?”; di certo, in quel periodo, Gesù stesso si è reso interessante e piacevole ai miei occhi; inoltre la S.Messa e la preghiera hanno iniziato ad attirarmi e ad apparirmi importanti, così ho cominciato ad andare a Messa tutte le mattine.

Intanto in me l’interesse per il Signore cresceva; la sua era una presenza che mi attirava. A Lui pensavo spesso, così gradualmente è diventato una presenza convincente, decisiva, che ha reso possibile e sereno il distacco dalla famiglia, dagli amici, dal paese di Magno Valtrompia, dove ero nato.

Così ho completato gli studi, durati 15 anni, e coronati con l’ordinazione sacerdotale nella bella chiesetta del mio paese, 50 anni fa.

Una grazia straordinaria mi attendeva: destinato qui, al nostro Oratorio di Milano inizialmente per pochi mesi, diventati poi 9 anni, il Signore mi ha fatto incontrare una persona straordinaria, il nostro carissimo Attilio Giordani, che riposa proprio qui nella nostra bella Basilica. Con Attilio ho trascorso 4 anni all’Oratorio e ho capito che Attilio era un vero capolavoro dello Spirito Santo; in tutta la sua vita era chiarissima questa presenza.

Ebbene, in Oratorio mi sono buttato con entusiasmo, in mezzo ai ragazzi e ai giovani, molti dei quali erano catechisti e adesso sono nonni, qui presenti stamane.

Ma un grave pericolo era in agguato: essere Incaricato dell’Oratorio mi aveva assorbito così tanto che rischiavo di lasciare il Signore un po’ ai margini della mia vita, di metterlo in secondo piano.

Ma anche allora lo sguardo e l’amore del Signore mi ha raggiunto puntualmente: le preghiere di tante persone, in particolare di mia mamma, che era una preghiera vivente, hanno fatto sì che Gesù riprendesse il suo posto, al centro della mia vita.

A distanza di anni infatti mi sono accorto che Gesù usava con me questa strategia: mi metteva davanti quei brani del Vangelo che mettevano in evidenza la necessità di vivere un rapporto sempre più coinvolgente, profondo e vivo con Lui, e questa era la medicina giusta per me!

Ad esempio nel brano del vangelo di Giovanni della Vite e dei tralci, una frase di Gesù m’aveva colpito: Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane unito a Me ed Io a lui, produce molto frutto. Senza di me non potete fare niente!” Così il Signore mi ha fatto capire che vivere in profonda comunione con Lui e lasciarci amare da Lui è la condizione necessaria per portare frutto ed essere testimoni credibili del suo Amore.

Tutto questo poi per me viene confermato da un Salmo che il Signore ha impresso nella mia mente: “la tua grazia (cioè il tuo Amore gratuito) Signore, vale più della vita”: il primato assoluto va dato a Gesù; il resto, la vita stessa, deve passare in secondo piano.

Un altro esempio di una frase del vangelo magari letta varie volte, ma senza esserne afferrato: “Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito”, pur sapendo che noi glielo avremmo restituito crocifisso. Questo, a mio parere, è il cuore, il fondamento della vita cristiana!

E Gesù non è stato da meno del Padre, facendoci dono della sua vita: “nessuno ha un amore più grande di questo, dare la vita per i propri amici” (Gv 15,13).

Concludendo questa lettura della mia vita, chiedo anzitutto perdono di cuore al Signore per aver risposto con il peccato al suo amore gratuito, insuperabile, incessante. Perdonami, Signore!

Poi lo ringrazio di cuore per tutti quei doni che ha seminato sulla mia strada: l’avermi generato suo figlio nel Battesimo, il dono della vocazione sacerdotale religiosa salesiana, il dono di una famiglia dove ho respirato la fede, sono stato nutrito di preghiera, di rispetto verso le persone, di amore per il lavoro, il sacrificio, l’obbedienza.

Ringrazio per il dono di tanti Superiori, Confratelli, ragazzi e giovani, di migliaia di famiglie che mi sono stati affidati, che mi hanno voluto bene e ai quali ho fatto dono della mia vita.

Chiedo al Signore di continuare a non perdermi di vista; nel tempo che ancora vorrà concedermi, alimenti la mia amicizia con Lui, si faccia sperimentare come l’unico bene necessario, mi faccia ripetere ogni giorno con il salmista: “Senza di Te, Signore, non ho alcun bene, saziami al mattino con il tuo amore”.

E la Madonna faccia presente a suo Figlio Gesù, come a Cana, ciò di cui ho bisogno, ciò che di bene mi manca o è troppo scarso.

Don Bosco, modello di comunione con Dio mi renda Gesù necessario come il respiro. Sazio di Te, Gesù, che io non cerchi altro né desideri altro.

Lo Spirito Santo, come ha garantito Gesù, ci faccia comprendere la sua Parola, rimanga in noi, ci aiuti a ricordare la Parola di Gesù, ci dia la forza per testimoniarlo.

Signore, grazie! Perdonami, aiutami, affascinami, attirami fino all’abbraccio definitivo con Te.

                                                                                                                                     Sacerdote DB Don Sandro Zoli




Sinodo minore – Chiesa dalle genti

di mons. Luca Bressan *

Il giorno di Pentecoste, festa diocesana delle genti, la commissione per il coordinamento del Sinodo “Chiesa dalle genti” ha pubblicato lo strumento di lavoro (Chiesa dalle genti Instrumentum) per i Consigli diocesani (Presbiterale e Pastorale). Il Sinodo diocesano entra così nella sua seconda fase: dopo aver raccolto le osservazioni dei fedeli – e proprio a partire da esse – l’assemblea sinodale comincia il suo lavoro di riflessione e discernimento, per giungere a consegnare all’Arcivescovo, nella prossima festa di san Carlo, i frutti di tutto il cammino ovvero le costituzioni sinodali che riscriveranno il capitolo 14 del Sinodo 47°.

Il mese di giugno sarà determinante per il cammino sinodale: il 4 e il 5 si è dato appuntamento il Consiglio Presbiterale, mentre il 23 e 24 si ritroverà il Consiglio Pastorale diocesano. Entrambi questi organismi non intendono lavorare in modo autonomo e distaccato. Per questo motivo, lo strumento di lavoro predisposto appositamente viene pubblicato sul sito diocesano: perché ogni realtà ecclesiale ne possa fare oggetto di studio e riflessione, e possa poi fare avere il frutto di questo discernimento a qualcuno dei membri dei due consigli (ogni decanato vede la presenza di almeno un membro di questi consigli diocesani). In questo modo il percorso sinodale continuerà ad essere un cammino di tutta la Chiesa Ambrosiana, che sta imparando a riconoscersi “Chiesa dalle genti”.

Lasciando allo strumento di lavoro l’informazione dettagliata sugli esiti della consultazione diocesana, è utile dare rilievo a queste tre constatazioni che – come pilastri solidi e ben visibili – permettono al cammino sinodale di procedere sicuro dei frutti che stanno maturando. Primo: anche se in modo non uniforme, tutto il tessuto ecclesiale diocesano grazie al cammino sinodale sta scoprendo il volto colorato e pluriforme di una cattolicità vissuta nel quotidiano ma poco osservata e valorizzata. Secondo: occorre imparare a vivere la conversione dal “fare per” al “fare con”, perché la Chiesa dalle genti possa diventare realtà concreta e quotidiana. Terzo: il Sinodo diocesano non è che il punto di avvio di un percorso di maturazione che ci impegnerà in modo serio e denso di frutti nei prossimi anni.

* Presidente della Commissione di coordinamento Sinodo “Chiesa dalle genti”
Vicario episcopale Arcidiocesi di Milano

Servizio di Pino Nardi sullo strumento di lavoro
Il documento integrale: Chiesa_dalle_genti_Instrumentum